sabato 1 settembre 2012

QUESTO PUO' ESSERE UN ..."ATTO DI FEDE"?




Vogliamo unirci a tutto il mondo, esprimendo a gran voce il nostro dissenso, sul comportamento di alcuni cittadini, compreso il corpo di polizia, di Mehrabadi (Pakistan) avuto su Rimsha una bambina di 11 anni affetta dalla sindrome di Down di famiglia cristiana, che presumibilmente avrebbe compiuto il gesto di buttare delle pagine del Noorani Qaida (testo che insegna a leggere il Corano, testo sacro al mondo mussulmano), nel cestino... chiedendo su di lei la pena capitale. Noi vorremmo chiedere a coloro che hanno una visione della giustizia: ...< a nostro avviso distorta e non attinente ai canoni di una fede che dovrebbe esprimere amore, fratellanza, rispetto e quant'altro>... "La vostra fede (credere in Dio..Amore Assoluto) non dovrebbe liberarvi da colui che definite male"? Secondo voi accusare una bambina di 11 anni, indipendentemente che sia down o del gesto che ha fatto, possa meritare la morte? Può essere un gesto d'amore o di vera giustizia nel rispetto della vita? Se "Dio" avesse voluto la morte di quella bambina avrebbe chiesto aiuto alle persone? Se voleva dare un monito e punire "l'offesa" fatta alla sacralità del noorani qaida, allora non rimarrebbe un essere umano al mondo per la totale strafottenza nei confronti della vera sacralità come la fratellanza, il rispetto, la benevolenza, ecc... Noi non vogliamo criticare coloro che hanno fede islamica, anche perché di gravi gesti e genocidi ne sono avvenuti in tutte le religioni ed in tutte le appartenenza politiche, ma far comprendere che se operiamo senza il criterio, sentimentalmente, umano (rispetto, fratellanza, unicità, divinità dell'anima) non potremmo "ambire" a nessun concetto divino. Ciò che di vergognoso sta succedendo in Pakistan, avviene in tutto il mondo indipendentemente dalle religoni o altro... ogni giorno. Riflettete per favore per un attimo senza criteri di religioni o altri pensieri, ma solo su ciò che sentite dentro al vostro cuore. "Il Dio vivente nel nostro cuore potrebbe mai desiderare la nostra divisione?... No! Il dio delle religioni... si! Il dio vivente nel nostro cuore potrebbe mai vedere e sentire i suoi "figli" soffrire?... No! Il dio delle religioni si!". Confrontate il Dio del vostro cuore con il dio che vi hanno insegnato a credere... sono  la stessa cosa? Crediamo di no! Allora a questo punto chiediamoci cosa il Dio vivente nel nostro cuore vorrebbe realmente? Vorrebbe che ascoltassimo e seguissimo il nostro sentimento umano che ci spinge verso la comprensione di ciò che siamo e cosa possiamo fare... Ciò è la risposta che cela nell'umano cuore. Non è un testo o una legge a far di noi abitanti del "paradiso", ma ciò che realmente possiamo fare non voltando il capo verso tutte le ingiustizie e le sofferenze... unendoci per amor di cosa è la vera umanità. Siamo Unità e non divisione... siamo un unica fratellanza più antica dell'universo... Non comportiamci più con ignoranza... è tempo di crescere dentro e non fuori... Come si dice: "non è l'abito che fa il monaco"... noi diciamo: " ma la voce del nostro cuor rende l'umanità unita e libera". Chiediamo al popolo Pakistano di riflettere con il cuore e di unirsi al grido di liberazione che il mondo sta invocando al Divino che c'è in noi, contro coloro che sono i veri nemici dell'umanità... coloro che noi definiamo signori del sistema che a loro volta sono lo zerbino dei falsi dei. Si, perché tutte queste sofferenze nel campo spirituale sono il risultato di manipolazioni emozionali (religioni), che hanno governato e governano ancora le menti indebolite delle persone, ideate apposta per dividere ed uccidere in nome di divinità macabre che ci celano dietro a ciò che esprimiamo col concetto di religione... da tempo remoto. Cara Rimsha noi siamo con te, ti vogliamo bene e ti sosteniamo, appellandoci non ai governi terreni, ma a chi "governa" il nostro cuore... la nostra apparteneza Divina. Noi continueremo a lottare fino a quando l'unità riaffiori come l'anima che era stata rapita dall'effimero e crudele inganno.
Se volete ulteriori dettagli sulla vicenda che tocca alla cara Rimsha, cliccate sul seguente link: http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_20/bimba-down-cristiana-interviene-presidente-pakistan_dcd12610-eac0-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml

 Con  speranza         Noi Siamo Liberi

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